lunedì 14 ottobre 2013

L'eterno secondo

Questo post lo dedico con grande piacere a Stefano. La rivalità nello sport è il sale. Grazie ad essa si migliora, si cresce e si trovano nuovi stimoli. Certo la sfida è un continuo altalenare tra il superare i propri limiti e il confronto con gli altri. 
Spesso gli altri sono i tuoi amici, quelli con cui sei cresciuto in palestra.
Era l'ottobre del 2008 quando Stefano, nel Campionato Regionale di Categoria, fu superato la prima volta da Filippo, suo compagno di allenamento e amico fraterno. Entrambi avevano 9 anni.
Da allora, ed ad ogni prova regionale (e a molte interregionali), Stefano si è accomodato sul secondo gradino del podio, guardando dal basso all'alto, e con immutato affetto, l'amico Filippo. Una rivalità che ha giovato ad entrambi. I due ragazzi crescevano, diventavano sempre più bravi e le famiglie stringevano solidi e duraturi legami di amicizia.
Un giorno Stefano riuscì perfino ad eguagliare il punteggio di Filippo (cosa non facile nella ginnastica artistica dopo una rotazione ai sei attrezzi), ma, ironia della sorte, il regolamento prevedeva che al più giovane fossero concessi gli onori della vittoria. Ancora una volta Stefano guardò Filippo salire su quel gradino più alto. Sembrava una storia destinata e rimanere tale in eterno.


Sabato scorso Stefano ha battuto Filippo, per la prima volta.
Salire sul podio più alto, è stata per lui una gioia immensa. Una catarsi.


E' stato bello - bisogna essere onesti - vederlo commosso alzare al cielo la coppa. In un podio composto da tutti atleti della SPES (oltre a Filippo, sul terzo gradino il sorridente, e più piccolo, Nicolò che già inizia a dare del filo da torcere ai due più grandi). Filippo sportivamente ha accettato questa "sconfitta" (siamo chiari a nessuno piace perdere, quanto meno a super-Pippo!), perchè i sentimenti e le relazioni sono sempre più importanti.


Sabato si è infranto un tabù. Da domani la rivalità tornerà ad essere forte e ognuno, siamo sicuri, si impegnerà al massimo. A noi non resta che essere orgogliosi di questi tre splendidi ragazzi, che siamo sicuri ci regaleranno, insieme, ancora molte e molte emozioni.

Naturalmente, in gara, che vinca il migliore!

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